6 marzo 2020

CAMILLA PISANI - Frozen Archimia [Midira, 2020]

- Frozen Archimia -

Dunque, eravamo rimasti all'intervista di inizio anno in cui l'artista audiovisiva Camilla Pisani preannunciava l'imminente nuovo lavoro. Ve lo dico subito, così evitate anche di leggere le strambe impressioni derivanti dall'ascolto: non vi è la minima traccia di alcuna polvere sottile, è candido e pulito quanto la neve che si scioglie dai ghiacci accumulati nei millenni nella banchisa polare, in poche parole, stupendo.

L'abum si intitola Frozen Archimia. Giuro che quando lessi per la prima volta archimia, ho pensato ad una romanizzazione del termine alchimia, ed invece, è un trattato sonoro (e mentre vi scrivo sto già immaginando la parte visiva) riguardante lo stretto rapporto fra musica e architettura. Pensavo alle rotondità, alle geometrie sinuose di Gaudì, qui però, essendo più mccanici manovali che architetti - tant è che adoriamo le cuspidi, gli archi a sesto acuto e i gargoyle, insomma il gotico - il primo brutale approccio mentale è stato immaginare la semplictà degli eschimesi durante le costruzioni degli igloo, già, perchè l'album racchiude, nella sua interezza, il candore del bianco, l'aspetto glaciale artico e antartico, la purezza del ghiaccio e la limpidezza del cielo che sovrasta l'abitazione stessa. Quel ritmato, o meglio, quella sorta di rituale da scalpellino che incide e batte il ghiaccio per modellarlo nelle corrette forme in modo tale da incastrare alla perfezione ogni singolo blocco, nonché quel impercettibile e morente sussurro di Music Makes Victims, quietano e tranquillizzano tutte le abusive voci che albergano il violaceo condominio, e ho detto tutto.
Nonostante comunque possa sembrare pacato e senza picchi improvvisi, si percepiscono sonorità tendenti all'apocalittico o da catastrofe naturale, tipo un terremoto, specie nelle tracce The Father's Grip e While We Sleep You Hug Me From Behind, il finale insomma, ma state tranquilli, l'architettura di Frozen Archimia è ben solida e ha della corpose fondamenta che affondano (o affogano?) su spessi strati di drone al gusto di cemento armato: può vibrare, può oscillare, ma non cade, e questo perchè ascoltando tutto il disco avrete la sensazione di fluttuare su soffici cuscini di gomma piuma.

Audiocassette dal glaciale colore, 50 copie, Midira Records, mastering di Marie_e_le_Rose, ovvero, come affidare il proprio bene di valore nelle mani di un residente russo recluso all'interno di un bunker antiatomico sovietico: sigillato, assicurato e inviolabile.

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