- Inner Spaces Like Anechoic Chambers -
Leggo Camilla Pisani e la memoria riporta immediatamente agli azzurri granelli di sale di litio. Fu davvero tanta roba la collaborazione con Banished Pills che non vedevo il momento di ascoltare qualcosa di nuovo e in solitario della giovane artista audio-visual italiana. Il lavoro s'intitola Inner Spaces Like Anechoic Chambers ed esce in audiocassetta limitata a solo 50 copie nonché quarto (o quinto?) capitolo della collana fantascientifica Nuit prodotta dalla Mu Versatile Label.
Fra inquietanti ritmiche industriali, accensioni di turboreattori, spettrometrie ottiche, taglienti e scivolosi lastroni di ghiaccio e glaciali atmosfere derivanti da fuoriuscite di azoto liquido, ho percepito talmente tanto rumore grezzo, metallurgia, chimica e termodinamica che è impossibile non possa piacermi. È tipo quel processo o trattamento termico delle acciaierie dove - mediante lance raffreddate a loro volta d'acqua - forti getti di ossigeno puro vengono dirette verso un bagno di ghisa liquida contenuta in un covertitore al cui in interno vi è la presenza di rottame di ferro, e da cui ne deriva una reazione ultra violenta che genera una grande quantità di calore con notevole aumento di temperatura che servirà per fondere la carica solida e con relative formazioni di scorie dopo ossidazione, soprattutto di silicio.
Quando trovi tutti assieme molecole dark-ambient e death-industrial, atomi drone-noise ed elettroni liberi di harsh-ritual (Cerebral Squirting) che sembrano avvolgere teneramente quei paesaggi cupi e malinconici di If You Can't Stay Alone... beh, non può che venirne fuori un top album 2019. Eh, qui di talento ce n'è davvero tanto, però, dal momento che la sensazione che ho avuto durante i numerosi ascolti (suggerisco sempre le cuffie) mi rimanda ad un qualcosa di bipolare anestetico/eccitante, chiudiamo con una citazione di Philip K. Dick tratta dal romanzo Ubik:
Somministrato secondo le istruzioni,
Ubik provoca un sonno ininterrotto
senza lo stordimento che solitamente accompagna il risveglio.
Vi sveglierete freschi e riposati,
pronti ad afforntare quei piccoli,
fastidiosi problemi che vi attendono.
Non superate il dosaggio consigliato.
Fra inquietanti ritmiche industriali, accensioni di turboreattori, spettrometrie ottiche, taglienti e scivolosi lastroni di ghiaccio e glaciali atmosfere derivanti da fuoriuscite di azoto liquido, ho percepito talmente tanto rumore grezzo, metallurgia, chimica e termodinamica che è impossibile non possa piacermi. È tipo quel processo o trattamento termico delle acciaierie dove - mediante lance raffreddate a loro volta d'acqua - forti getti di ossigeno puro vengono dirette verso un bagno di ghisa liquida contenuta in un covertitore al cui in interno vi è la presenza di rottame di ferro, e da cui ne deriva una reazione ultra violenta che genera una grande quantità di calore con notevole aumento di temperatura che servirà per fondere la carica solida e con relative formazioni di scorie dopo ossidazione, soprattutto di silicio.
Quando trovi tutti assieme molecole dark-ambient e death-industrial, atomi drone-noise ed elettroni liberi di harsh-ritual (Cerebral Squirting) che sembrano avvolgere teneramente quei paesaggi cupi e malinconici di If You Can't Stay Alone... beh, non può che venirne fuori un top album 2019. Eh, qui di talento ce n'è davvero tanto, però, dal momento che la sensazione che ho avuto durante i numerosi ascolti (suggerisco sempre le cuffie) mi rimanda ad un qualcosa di bipolare anestetico/eccitante, chiudiamo con una citazione di Philip K. Dick tratta dal romanzo Ubik:
Somministrato secondo le istruzioni,
Ubik provoca un sonno ininterrotto
senza lo stordimento che solitamente accompagna il risveglio.
Vi sveglierete freschi e riposati,
pronti ad afforntare quei piccoli,
fastidiosi problemi che vi attendono.
Non superate il dosaggio consigliato.
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