15 novembre 2019

BOSCHIVO - Bardo dell'autodistruzione [Aural Tempel, Casetta, Toten Schwan, 2019]

- Bardo dell'autodistruzione -

Certo che Emanuele Fais alias Boschivo (ma anche Pioggia d'Ambra) è davvero un personaggio eclettico a livello musicale, e tutto questo è assai intrigante, non sai mai cosa aspettarti. Queste violacee pagine avevano lasciato il mistico-psichedelico-industriale Boschivo con Uno sguardo nella fabbrica dell'esistenza, lo ritroviamo adesso con questa versione maledettamente weird-folk dalle marcate sfumature noir.

Lo scrivo subito: questo lavoro, dal titolo Bardo dell'autodistruzione, è proprio bello. Solitamente non gradisco il folk cantato al maschile, e infatti non ne ricordo molti, non so se il poliedrico Fais conosca già, ma per certi versi si può accostare a The Skeleton's Keys (Tapemancy, 2013) di quel solitario e misterioso musicista britannico conosciuto con lo pseudonimo di The Transmutations.
Un disco da incorniciare: gli strimpellamenti appaiono come una sorta di pennellate acide e avvolgenti (Distorta luna sterile) mentre la voce non fa altro che delineare i mesti contorni dell'autoritratto del Boschivo poeta alle prese con la scrittura di quegli ultimi messaggi sigillati in una bottiglia, affidati alle onde del mare e trasportati alla deriva. Sonorità perdute nello spazio e nel tempo, abbandonate, sofferte e disperate, d'altronde il termine 'autodistruzione' mica si sceglie per per caso.
Comunque, alla fine di ogni ascolto - non so perchè, ma forse sì, però non ve lo dico - rimane impressa questa immagine: una sbiadita e oscura istantanea del condominio, un caminetto acceso, una flebile fiamma tendente allo spegnimento, la stanza satura dell'odore di legna arsa e un leggero retrogusto amarognolo in bocca come quello di un buon bicchiere di Bardolino rosso ( soprattutto la traccia titolo con quegli effetti morenti e gotici).
Canzone preferita La danza perversa delle falene: chi scopre perchè gli regaliamo qualcosa del malato catalogo.

Lavoro rilasciato in cd dalla triplice alleanza Aural Tempel, Casetta, Toten Schwan, e abbellito dalle meravigliose ed esoteriche grafiche crowleriane realizzate dallo stesso Emanuele alias Enfaisema.
Fossi in lui spedirei una copia del disco al geniale David Tibet... qui l'abbiamo comprato, ma se desiderate qualche impressione in più, beh, fate un'opera buona: acquistatelo!

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