25 agosto 2018

SPITEFUL WOMB - Final Pageant [Prison Tatt, 2017]

- Final Pageant -

Iniziamo nel dire che dietro Spiteful Womb c'è l'americana Nora Egloff. 
Dopo iniziali autoproduzioni arriva finalmente la prima uscita ufficiale, uno split rilasciato dalla nostrana Soundscape713. 
Potremmo ipotizzare un forte legame tra la giovane artista e l'Italia, visto che poi usciranno Veiling (Signora Ward, 2015) e Desolator (OEC, 2017), ed invece, Final Pageant, trova collocazione negli Stati Uniti attraverso la Prison Tatt, che lo pubblica in una doppia versione audiocassetta, bianco e viola e limitata a 100 copie.

L'intoduzione è di quelle mozzafiato, non si oltrepassano mai gli oscuri confini del dark-ambient e death-industrial: ambientazione cinematica da film horror che deflagra con scosse telluriche spaccando la terra in più ramificazioni dalle quali fuoriescono bollenti folate di aria satura di zolfo che veicolano infernali voci subliminali.  Anime disperate, un collage di suoni, voci e passi affannati, pozze d'acqua stagnante derivante da processi siderurgici, gocce acide di cianuro fosforescente che scolpiscono lamiere di accaio corrodendolo all'istante, martelli e carpenteria fatiscente, strisciamenti ferritici, campanellini distanti e ossessionanti.
Terrore puro accompagnato dal culto della morte.

Stregoneria, necronomanzia e decomposizione. 
Un viaggio assolutamente inquietante, introspettivo, avvolgente: di preparazione per assistere inermi allo spettacolo fnale.
Non so voi, ma per quel che ci riguarda, probabilmemte la sua migliore release che abbiamo ascoltato.

24 agosto 2018

MULO MUTO & SSHE RETINA STIMULANTS - Tutti i colori del buio, Colloidal Semantika Sessions Vol.2 [Luce Sia, 2016]

- Tutti i colori del Buio, Colloidal Semantika Sessions Vol.2 - 

Non lo chiameremo split. Questa uscita ospita: la Colloidal Semantika Sessions Vol.2 di Sshe Retina Stimulants (Paolo Bandera) e il duo svizzero Mulo Muto (Attila Folklor e Joel Gilardini) che, prendendo ispirazione dal celebre film giallo/horror Tutti i colori del buio del 1972 - protagonista femminile una accattivante Edwige Fenech, che potete peraltro ammirare in copertina - se ne esce con una sorta di nuova soundtrack.

Tra atmosfere gotiche, sottofondi investigativi, estratti audio originali e scene del crimine sporcate da vistose tracce ematiche, la sessione dei Mulo Muto si manifesta in tutto il suo potere esplosivo attraverso taglienti deflagrazioni  atomiche e perforazioni droniche alla base della scatola cranica che causano microcavità, a volte vermicolari, e che possono agire come fonte di innesco per ulteriori fenomeni di corrosione neuronale localizzata.
Sshe Retina Stimulants, invece, procede la propria colloidale sessione attrverso sonorità aggressive ma graduate: codici binari, modulazioni algebriche e frustate logaritmiche, diagrammate tramite solide composizioni chimiche, dalle quali è possibile determinare con cristallina precisione le giuste percentuali del rumore più alienante. Da apprezzare notevolmente il finale della sessione per quel suo, come dire, effetto spasmo gastrico.

L'angolo delle segnalazioni by HgM. Il nastro è stato rilasciato dall'etichetta elvetica Luce Sia nel 2016 in solo 60 copie, tutte numerate.

23 agosto 2018

FOSSADELRUMORE - Grandezze della Natura [Endless Landscapes Of Decay, 2017]

- Grandezze della Natura -

L'angolo delle segnalazioni, curiosità e via discorrendo. Arriviamo a scrivere due righe su questo breve lavoro in quanto amante dei suoni ambientali.

Nel percorso sonoro - costruito su field-recordings, musique concréte e drone - del fiorentino Pietro Michi, alias FossaDelRumore (tutto attaccato?) alias Biodiversità Records, c'è sicuramente quello di dare voce alla natura in tutte le sue sfumature, da quelle belle (come in questo caso) a quelle brutte, ascoltandone i lamenti (leggasi Inquinamento Acustico).
Questo album si chiama Grandezze della Natura, ed uscì lo scorso anno in tape per l'americana Endless Landscapes Of Decay, in tiratura limitata a soltanto 13 copie.

Parte Viscere con quel suo, appunto viscerale, e arruginito drone, sprigionando nell'aria microscopiche particelle di calamina come fossero virus letali; sì, proprio quelle scaglie di laminazione o ossido nero che si forma sulla superficie dei prodotti siderurgici durante le lavorazioni a caldo, insomma, un qualcosa di non proprio salutare, mentre intanto incombe quel minaccioso e avvolgente Bosco, preannunciando un'imminente abduzione aliena.
Metallo, invece, che è una collaborazione con il bresciano Mademoiselle Bistouri, masticando sporcizia e grezzume da ogni circuito elettronico, scaraventa l'ascoltatore di fronte ad uno sciame di mosche predatrici che, planando su tappeti di asfissianti folate eoliche, ruvide e assassine (Vento), rincorrono il loro pasto, riducendolo in putrefatta poltiglia umana.
Il tutto si chiude con la dronica Bosco, l'incendio: una lunga suite dalla morfologia, appunto, incendiaria, tossica e tenebrosa. Granitici droni, voraci come miliardi di batteri inglobatori che svolgono quell'importante processo di biodegradazione degli inquinanti organici presenti nella foresta, ebbene sì, ci siamo allargati.

Giocate coi numeri: io ho la copia numero 7. Supportate la musica sotterranea, tutta, ovunque si trovi. Buon ascolto!

22 agosto 2018

P.O.M.A. - Marasma [Toten Schwan, E' un brutto posto dove vivere, Misto Mame, 2018]

- P.O.M.A. Marasma - 

It's the immediacy of the sexual act 
that leads to intense orgasms and lysergic trips.

Probabilmente Marasma sta tutto in queste parole intoduttive, che però ho letto dopo, mentre cercavo due righe di info su questa uscita, provando a imbastire - in modalità quasi diretta e istintiva, cioè lasciando andare i neuroni - questo inutile e pseudo articolo.

Durante l'ascolto non soffermatevi a leggere il titolo, potrebbe davvero creare qualche distrubo dissociativo. Essendo un lavoretto assai breve, l'ho riascoltato più volte, e questo solamente perchè non riuscivo a confezionare una giusta collocazione sonora. Quindi, chiamando i rinforzi - ovvero tutto il condominio HgM - siamo riusciti a risalire alla causa: purtroppo, le sinapsi dei neuroni si concentravano solo su titolo, facendo una banalissima associazione sulla sua definizione (crisi, confusione).

Ecco, magari è proprio quello che il progetto P.O.M.A. (Perfomance Orale Mistica Astrale) vuole esattamente trasmettere, vale a dire: una sorta di caos controllato, un labirinto di sonorità la cui direzione è ostinata e contraria (queste ultime due parole sono una citazione, ma ci stavano).
Ritornando al suono, si percepiscono gli introduttivi pulviscoli drone-folk di Marasma e a seguire i soundscapes ambient dalle evidenti reminescenze post-rock, con qualche inserto metallico (in sottofondo) che gli conferisce quel sentore o prezzemolino tribale (No More Fun) o industrial, come nel caso di Syria, ovvero la traccia che apre il lato B, e che si chiude con Hit e il suo piglio isterico e - se ascoltate bene in cuffia - perfino satanico.

Cassetta limitata a cinquanta copie, rilasciata dall'italico triumvirato Toten Schwan, E' un brutto posto dove vivere e Misto Mame. 
Comprata ad agosto, ma uscita a febbraio: scusateci, ci siamo distratti, accidenti alle Gravi.Malattie.  
Il tape costa solo 5 euro, e, come dicevo sopra, giusto per la curiosità, l'album è breve, quindi un facile ascolto come anteprima si può dare volentieri.

Non aspettatevi voti, quelli si chiedono in chiesa. Buona anteprima!

 

19 agosto 2018

STUDIES ON REGRESSION OF ORGANIC SUBSTANCES AND SOUND [Sounds Against Humanity, 2018]

- Studies on Regression of Organic Substances and Sound -

Eddai, come si fa a scrivere un articolo su una compilation. Potrei cominciare, ad esempio, nel sottolineare la distensiva e zuccherosa cover realizzata da Caterina Lani, e che avvolge questo cdr limitato a solo 70 copie edito dall'etichetta torinese Sounds Against Humanity di Edoardo Cammisa in arte Banished Pills.

Dodici musicisti - alcuni già trattati spesso su queste pagine, come Monologue - provenienti dal sotterraneo e sperimentale scenario italiano, partecipano alla composizione di questo immersivo e scientifico audio racconto. Potrei analizzare la raccolta traccia per traccia, e invece, dal momento che il tema principale è comune (Studies on Regression of Organic Substances and Sound) si può provare ad intrecciare un concetto globale valido per l'intero lavoro.

Nella sua interezza si può immaginare come una sorta di microlago, un bacino acquifero confinato ma sempre in continuo movimento e alimentato da energie misteriose (Monologue). Talvolta ha grezze e salate increspature (Carlo Giustini, meanwhile.in.texas) ma spesso e volentieri è dolce come se avesse ricevuto degli involontari e zuccherosi riversamenti (Dramavinile). Talvolta è meditativo e distensivo (Giulio Aldinucci, Mothell) e in alcune occasioni violento e burrascoso (Skag Arcade). A volte si manifesta gelido e limpido come l'acqua appena scongelata (Banished Pills & Camilla Pisani) e a volte risuona con tonalità taglienti, psicotrope e battagliere (Tacet tacet Tace & 52-Hearts Whale, Rooms Delayed) e in altre, invece, oscure e profonde (Vivien Le Fay & Sergio Albano). In alcune occasioni sembra perfino 'parlare' attraverso i colori riflessi di un arcobaleno (Gianluca Favaron).

Insomma, per farla breve: è come quando al microscopio, esaminando delle minuscole gocce d'acqua di campionamento, osservi dodici diversi composti unicellulari che ad un primo esame visivo sembrano essere tutti indipendenti ma che all'interno di questa micro colonia biologica, per sopravvivenza, si agglomerano, formando così un'unica e stabile molecola.

Se volete addentravi in questa colonia batterica, risultando, ovviamente come ospite pagante, o magari in alcuni casi addirittura come una muffa (di quelle non cattive), sappiate che molte copie di questo ambiente acquatico sono tuttora disponibili qui sotto (vedi pagina bandcamp).
Buon ascolto!

16 agosto 2018

Καίτη Κότσαρη - Broken & Contaminated [Ho.Gravi,Malattie., 2018]

- Broken & Contaminated -

Tranquilli, non scaldatevi, lo sappiamo. Non è carino e anche fin troppo di parte scrivere articoli per progetti di cui siamo interessati in prima persona, e mi riferisco al fatto che le poche righe che leggerete riguardano un lavoro che a breve uscirà per l'etichetta che, qualche mese fa, abbiamo fondato (leggasi Ho.Gravi.Malattie.).

hgmmusic.bandcamp.com

L'album s'intitola Broken & Contaminated, ed è stato realizzato da una giovane ragazza greca, e che chiameremo Veronica alias Καίτη Κότσαρη (Kaiti Kotsari).
Già dal titolo si comprende il perchè è stato scelto per far parte della collana associata alle 'malattie', in questo caso l'autrice ha scelto di propria volontà (già, perchè vogliamo che siano loro a sceglierle) la debilitante Post Traumatic Stress Disorder.

Per cortesia, non chiamate tutto ciò HNW, perchè di harsh ha ben poco, se intendiamo quegli infiniti e monotoni muri di banalissimo noise che ascoltiamo ormai da qualunque angolo del pianeta. Quello che rende questo lavoro (ma quasi tutta discografia) è la versatilità dei suoni/rumori e quel senso di novità, insomma: la ragazza sa il fatto suo, ha esattamente già in testa quello che vuole ottenere prima di realizzare le tracce e, secondo me, denota una ottima cultura musicale.

Nove infuocati fendenti o arruginite saette scagliate direttamente da Zeus, per un totale di circa cinquanta minuti, e che possiamo suddividere in due distinti atti: le prime quattro tracce, subdole e aggressive (Broken) e le restanti cinque, invasive, laceranti e sanguinolente (Contaminated). Molte sono le peculiarità che lo contraddistinguono e che aggradano il padiglione auricolare dell'ascoltatore: partendo dagli elettrici temporali e alle microesplosioni nucleari di citi, si arriva ai mai banali  'stop and go' (vedi m_use, anche se non presente in questo album) e alle interconnesioni neuronali e al fantascientifico drone, alieno e alienante di konnekt.
Le drogate e delicate sfumature tribali provenienti dall'interno di una pentola colma d'acqua ossigenata in piena ebolizzione (ei1) si specchiano con l'acre elettricità, gli accartocciamenti e quelle sensazioni di mitragliate laser e perforazioni epidermiche di fe1ls.
Isterica e infernale mirr_d, mentre sidah (in assoluto la mia preferita) è un perfetto mélange fra soundscapes provenienti da una segheria, fonderia e impianto siderurgico, insomma, tutto quello di 'real industrial sound' potete immaginare, arrichito nientemeno che da devastanti terremoti bellici in sottofondo e qualche rimando o riverbero a cattedrali gotiche.
L'album si chiude con tete e i suoi infranti e acuti specchi: graffiante come gli artigli di un misantropo gatto.

Purtroppo non vogliamo svelarvi ancora nulla sull'artwork e sul layout, ma possiamo dirvi che dovrebbe uscire verso la metà di settembre 2018, in cassetta limitata, ahimè, a solo 20 copie. Prima che l'audio esca ufficialmente sulla pagina personale della label, potete ascoltarlo in anteprima direttamente dal sito dell'artista. Buon ascolto, e mi raccomando: supportate tutti con delle piccole offerte. Grazie.