- The Sacrifice Of Will -
Haraam - ovvero il solo project del danese Martin Schacke - ci piace assai, e personalmente sono contento che sia finito nel catalogo della Yerevan Tapes.
Questo perchè trovo azzeccata la sua proposta di infarcire e glassare quella estraniante forma di noise velandola con profumi e misticismi tipici del medio-oriente all'interno del percorso di viaggio sulla via sella seta intrapreso qualche anno fa dalla etichetta italiana.
Ascoltando lavori come questo The Sacrifice Of Will, saturi di elettricità statica e distorsioni biomolecolari, si ha come l'impressione di trovarsi a fumare foglie secche di gelsomino in un diroccato complesso siderurgico all'interno dell'Anatolia, immaginando di avere tra le mani non un classico narghilè bensì una marcia e carbonizzata ciminera dalla quale continuano ancora ad uscire fumi tossici. D'altronde il prodotto Haraam è una sorta di techno-industrial di matrice etnica, oppure mi sto sbagliando anche stavolta? Comunque sia, questo è il suono che avrei voluto ascoltare dai Ministry dopo Filth Pig (1996), anziché orientarsi verso una scadente e banale deriva metal.
Tra le cose migliori di questo 2016, acquisto conisgliato.
Buon ascolto!
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