29 dicembre 2022

AYN & MARLEN UND MARLEN - From the floor below [Toten Schwan, 2022]

- From the floor below - 

Cominciamo dalla fine. L'album From the floor below del duo Ayn & Marlen Und Marlen è strabello. [Synt]h_etizzando: usando tre semplici parole svedesi (prese in usucapione dall'act industriale/dark-ambient scandinavo Analfabetism) potrei inserirlo nel box catramoso della mia insana mente con la dicitura Enslighetens Förbannade Avgrund (che pare voglia dire banalmente solitudine). Eh boh, visto che in questo periodo di qualche millennio fa (pare) nacque qualcuno di importante ma che poi finì male, facciamo rinascere ancora una volta queste pagine stimolando la pigrizia del condominio scrivente.


Una cavernosa ed ectoplasmatica introduzione (Catabasi) non lascia presagire nulla di allegro (e meno male). Allora proseguo, e con molto piacere, vengo assuefatto (e distrutto moralmente e fisicamente) dalle tonalità fugaci e malinconiche di My body made of nothing: traccia per certi versi perfino dannatamente transilvanica, e poi adoro il cantato femminile da litania baudeleriana. Insisto, e voglio farmi ancora più male con quei soffocanti sospiri e rimandi a tematiche cinematografiche (Never come back: la mia canzone preferita senza alcun dubbio): mi verrebbe da dire tra i più malsani tratti dei Bauhaus (Double Dare) e immagini delle teste mozzate e lame insanguinate del maestro horror Dario Argento.
Frammenti di sonorità esoteriche e, volendo, neoclassiche e romantiche, si aggiungono e si mescolano a traiettorie di sintetizzatori che disegnano e alimentano una arcana e suggestiva nera magia. Sperimentazione legata all' universo ambient (Anabasi) che strizza l'occhio ad eteree e sbiadite cartoline folk-noir (Immutable black): un suono, anzi, un intero lavoro, che si lascia ascoltare facilmente (nonostante la sua lunghezza) mantenendo sempre quella lucida follia, drammaticità e autolesionismo dark. Impatto estetico/visivo dell'oggetto fisico: a dir poco strepitoso!

Darkwave malatissima e oscura, assolutamente per anime in_[quiete], come collocazione misto sonorità, tematiche visive, rituali, abissi, profondità e buio, senza dubbio Cober Ord e Les Jumeaux Discordants. L'album è uscito in quel di novembre del MMXXII in digisleeve cd edizione limitata a 100 copie per, manco a dirlo, la Toten Schwan.

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