5 luglio 2019

FOSSADELRUMORE - Tafari [Multiple, 2019]

- Tafari -

'Ancient rituals flow into a mystical future'

Il fiorentino Pietro Michi alias FossaDelRumore (leggasi anche Biodiversità Records) è uno di quei musicisti italiani che più riesce a mettere in difficoltà il condominio. Non sai mai cosa aspettare, trasversale come approccio al suono, perché dalla propria fossa del rumore scrosta e codifica quei messaggi alieni sepolti o nascosti in tempi remoti al di sotto della crosta terrestre, per poi svilupparli sottoforma di nuove linee guida: droni e field-recording extraterresti e metafisica industrial-noise dal meccanismo rituale, come in questo caso.

Il nuovo lavoro si chiama Tafari, esce in audiocassetta per la romana Multiple, in edizione limitata a solo trenta copie. Nel sottolineare il mastering di Luciano Lamanna, il disco parte a razzo - eufemismo per dire che i primi flebili rumorini si distinguono soltanto dopo un minuto - con Ras e quella sorta di profondo drone generato dallo strisciare di una interminabile carovana di formiche soldato nel lungo percorso verso il proprio rifugio. Tafari ha un effetto sottovuoto e per certi versi perfino vitreo: minuscoli granelli di silicio che, volteggiando in una trasparente campana di cristallo, scontrandosi con atomi di gas inerte presente all’interno, generano micro esplosioni nucleari, e, se tutte le tempeste di sabbia (Sandstorm) fossero così, ovvero meno abrasive e caotiche ma più minimali e ritmate, probabilmente ci si potrebbe surfare sopra. 
Chiude questo flusso di antichi rituali la triplice versione di Caravan, una più emozionante dell’altra. Di iniziazione con martellamenti e pistoni pneumatici in movimento (W/Obma), di accelerazione (Nigh/T\mare tribe deconstruction) oltrepassando la fascia di Kuiper, respirando materia oscura e schivando pianeti, pianetini e asteroidi, technoide-industriale (User from PT variation) dai rimandi/omaggi ai sperimentali anni Ottanta 
(Hunting Lodge, Test Dept e 23 Skidoo).

Tafari è sicuramente una buona prova, per palati fini. Come al solito, qui non si concedono voti o grazie - quelli li trovate nei luoghi di culto - ma solo personalissime impressioni. Buon ascolto.

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