31 marzo 2016

ARTISTI VARI - Kommando Stasi [Killing Fields, 2014]

- Kommando Stasi -
 
Prima che qualcuno mi faccia diventare una saponetta per fare il bucato a mano, questa notte mi sono scervellato per cercare di carpire chi ci fosse dietro quel ormai famoso cdr anonimo che mi è pervenuto via posta, al quale ho dato momentaneamente il nome di Cianciulli Srl. Una soluzione è che dietro ci sia uno degli artisti che sono entrati nella compilation "Kommando Stasi", raccolta che mi piacque molto (Terreni K, SKR, E Aktion, Cropcircle, Deviated Sister Tv and more) sulla quale circa due anni fa scrissi perfino un articolo per OndaRock, e che vi posto appena dopo. Resto comunque ancora su come sia entrato in possesso del mio indirizzo...

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L'ottima etichetta italiana Creative Fields propone a tutti i suoi fedeli ascoltatori che nutrono perversi interessi per i delitti più brutali della storia questa fantastica e rumorosa raccolta. “Kommando Stasi” – prima uscita della collana Killer - racchiude dodici piccole gemme che vanno dal death-industrial al drone-noise più estremo, tutte realizzate per l’occasione da artisti italiani emergenti e sconosciuti al grande pubblico, ma abbastanza noti da chi segue quest’oscuro sottobosco musicale. La compilation prova a raccontare in chiave noise i quindici minuti (9:15/9:30) in cui probabilmente venne eseguito il brutale omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, la mattina del 13 agosto 2007, e le discusse e discutibili notizie di cronaca che ne seguirono. Sappiamo che fu arrestato e processato il fidanzato Alberto Stasi, tuttora però il colpevole, tra i molti depistaggi e alcuni indizi mai seguiti, non è stato ancora trovato; se esistesse ancora il famoso servizio segreto (Stasi) dell’ex-Repubblica democratica tedesca (Ddr), sicuramente, attraverso le loro torture e interrogatori, avremmo conosciuto già il giorno dopo il nome dell’esecutore materiale. 

Un lungo e morente drone, sfumando tra tetre atmosfere dark-ambient, annuncia il tragico evento, provocando una sorta di collasso cardio-circolatorio, quasi a rivivere gli ultimi istanti di vita della povera Chiara (“No Mercy”). Le muraglie noise di “Cia Vs Stasi” mordono, frantumano e poi sciolgono l’asfalto stradale di Via Pascoli; con “Kappa Gemini” sembra di strisciare fra i piatti di frazionamento di una torre cracking all’interno di una raffineria petrolchimica, in un profondo stato d’allucinazione perversa. L’immensa e possente traccia death-industrial dei Deviated Sister Tv partorisce l’avviso di garanzia, scandito dalla marcia industriale di Cropcircle che, aprendo il mediatico processo penale giudicato da una moderna Santa Inquisizione, crea un mesto e inquietante sottofondo sonoro, quasi a ricordare che esiste pur sempre un giudizio divino o soprannaturale. Intanto la carta stampata si sbizzarrisce pubblicando false frequenze elettriche modulate che, intersecandosi con le calde e tristi note di un pianoforte, reagiscono chimicamente generando malsani suoni come se provenissero da un theremin prossimo all’esplosione (vedi My Right Of Frost); e successivamente attraverso gli archi rampanti harsh-noise da cattedrale gotica di Katyn + E-Aktion e i riflessi ambient dronici al chiaroscuro di Antimediascrambler. 

“Emo StaSi” fornisce nuove indiscrezioni e indizi, codificate però da un incomprensibile linguaggio Morse 3.0: tocca solo decifrarle. I colpevolisti già emettono i propri verdetti, rappresentati in quest’occasione dalla marziale, corrosiva, graffiante e infernale “6 luglio 1983” e dall’alienante traccia di FAZN (Frazione Armata della Zona Neuronale). Terreni K, infine, nella traccia meno noise e industrial del disco, analizza e sonda la psiche e il subconscio umano avvalendosi del decreto Habeas Corpus del 1679, ribadendo che nessun uomo può essere imprigionato se il giudice competente non lo considera colpevole del reato per cui è stato fermato. Aspettiamo ora con molta ansia di conoscere il nome dell’omicida cui sarà dedicata la prossima uscita killer.


Buona lettura et... inquieto ascolto!

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