- Unknown Sister -
L'avevamo promesso, ed ecco l'album che probabilmente resterà nell'elité dei migliori ascolti di questo 2015. Premessa: è rumoroso, ma uniforme ... di quelli che si lasciano ascoltare con facilità.
Come solito, vi lasciamo l'articolo scritto per la webzine The New Noise, dai componenti che formano la triade mentale HgM ... speriamo sia una buona lettura e un buon ascolto!
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Ditemi
voi se il miglior album di rumore (almeno fino ad oggi) doveva arrivare da un
cdr limitato a solo 24 copie ed uscito a gennaio per la minuscola etichetta
svedese Hatets Dok (già conosciuta nella puntata 3 di Homekilling tramite Venta
Protesix). Unknown Sister è la misteriosa e immaginaria sorella (magari anche
un pochino androgina o transgender) che noi tutti vorremmo avere, quella che
preferisce mandare in loop Coitus dei Whitehouse anziché vedere il festival di
Sanremo. La mia si trova a Stoccolma, e il bello è che non so neanche il suo
nome, anche se mi piacerebbe chiamarla März.
Ok, basta così, direi che adesso
siete pronti per le ustioni di terzo grado e le profonde abrasioni che questo
disco provocherà su tutta quanta la vostra epidermide. Drone aspirati che
bisticciano con le più blasfeme e urticanti frequenze noise su chi
debba essere più caustico e corrosivo. Collisioni atomiche su muraglie di
granito viola, brusche interruzioni di coscienza, perdita di memoria e violenza
telepatica. Terrore alieno, urlacci demoniaci, suturazioni meccanico/psichiche
in anestesia cosciente, scosse elettriche e paralisi facciali. Interferenze
magnetiche che reagiscono chimicamente col substrato corticale del cervello
creando un collasso neurologico e un tremolio parkinsoniano, che terminano con
la guerriglia sintetica e isterica del remix dell’americana Sara Nicole Storm
aka Nail Club.
Ebbene sì, il rumore è imbandito su una violacea tavola, la
forchetta serve per l’ultima cena pasteggiando i rimasugli cerebrali, mentre il
coltello, beh, non ci vuole tanto per capirlo: autolesionismo oppure…
quell’altra cosa. Personalmente ho preso appunti. Questo è il rumore che piace
ascoltare, cioè, voglio dire: se caos deve essere, beh, che almeno sia
controllato!
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