5 gennaio 2014

CASSANDRA - E/E [Suicide Produzioni, Angst, 2013]

- Claudia 'Rae' Boom -

Non scrivevo più recensioni - si fa per dire, poichè non è cosa mia - da credo maggio/giugno 2013, e così quella signorina malata - non l'ho mai vista ma presumo che lo sia e presumo non si offenda neanche - che vedete in foto e che si fa chiamare Cassandra, con il suo primo lavoro musicale dal titolo "E/E" (che poi queste due E sono l'unica cosa del disco che non sono riuscito a capire) mi ha nuovamente stimolato la scrittura, e verso fine anno è stata pure pubblicata su OndaRock.

leggete un pochino sta schiforece ...


Le macerie, la polvere, qualcosa che è stato ma che non è più forma, se non cumulo.
C’è autarchia, incapacità di vivere, sentimenti contrastanti e pruriti interiori.
                                                                                                             
- Claudia "Rae" Boom -

Continuerò sempre a pensare che Torino - per il suo grigiore, per la glaciale temperatura e per le persone dall’aspetto apparentemente sempre indifferente, triste e malinconico – sia la città adatta a vivere per chi soffre di gravi malattie dell’animo.
La rumorosa Mushy, quella prima della svolta darkwave, il virtuosismo noir di Lili Refrain, l’ambient aliena di Xxena e il doom esoterico di Agarttha vanno a braccetto con il pornosonico di Fe Male Fou e le visioni di Claudia "Rae" Boom alias Cassandra.
Stando così le cose, sembrerebbe che a Roma, negli ultimi anni, imperversi uno strano virus che infetta e colpisca soltanto le giovani fanciulle – peraltro tutte molto carine - conferendo loro tanta alienazione e malessere sociale, in poche parole: c’è aria malsana nella Capitale, malattia, disagio e marciume, tanto che forse è arrivato il momento di rifare un salto da quelle parti.

In perfetta comunione d’intenti, due piccole etichette indipendenti romane (Suicide Produzioni e Angst Records) pubblicano verso la fine di novembre “E/E”, primo debutto dark-impro-noise di Cassandra: 99 copie formato audiocassetta fornite all’interno di un gustoso artwork artigianale.
Mi sono chiesto: che ci sarà mai dentro questa scatolina in cartone color nero carbone? Mi aspettavo – oltre il nastro musicale – degli ossicini, formule magiche e qualche amuleto rituale, e invece, ecco spuntare il misticismo magico del quadrato del "Rotas".
Una confezione che sembra ricordare quei contenitori funerari dove si conservano le ceneri dei cari defunti o in alternativa, se si vuole essere meno sepolcrali, le scatoline in cui si custodiscono gelosamente i vecchi ricordi d’infanzia, piccoli oggettini in apparenza insignificanti ma di gran valore personale.

Due tracce compongono questo breve e straordinario debutto: “Ventunesimo Canto”, che presumibilmente richiama l’opera di Dante ed è anche presente nella colonna sonora di "Liscivia" di Francesco Niccolai (film in concorso al Torino Horror Film Fest 2013) e “Maledetti”.
“E/E” è fatto di isterismi noise, demoniaci vocalizzi e anime dannate che s’intrecciano con droniche atmosfere sulfuree, maledizioni e misteriose catacombe etrusche: corrosivo e letale quanto l’acido fluoridrico.
Le 99 copie finiscono subito: affrettatevi! Macerie, solo e soltanto macerie, abbastanza chiaro, no?


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