- Testing Vault -
'After you're done, examine your environment for any abnormalities, shades or orbs'
... e Noi ti abbiamo preso alla lettera caro Dani alias Testing Vault: artista poliedrico, scrittore, pittore e, ovviamente, musicista (se non siete pigri, potete leggere ulteriori info sfogliando all'indietro queste pagine).
Atmosfera zero, da intendere come assenza di gravità ed estraniante, anzi, direi più alienante (più avanti capirete il perchè). Ecco, se dovessi descrivere The living, the dead, the sleepers and the insomniacs (300 copie in digipack cd rilasciate dalla svizzera EeeE, la nuova etichetta del Vasco Viviani già incontrato in passato con la 'vecchia bicicletta') in poche parole userei quelle. Scandagliandolo minuziosamente e immedesimandomi nel titolo, ho avuto come la percezione di essere rinchiuso dentro una camera a vuoto per viaggi interstellari, sì, proprio quelle dove sei in una stato dormiente per un lungo periodo e vieni risvegliato in prossimità della destinazione finale. Peccato solo che la mia ha disfunzionato risvegliandomi a metà percorso in modo tale da potere ascoltare il suono del silenzio, del vuoto (nonostante nel vuoto le onde sonore pare non si propaghino, ma la mia è solo immaginazione), dei scricchiolii metallici dell'astronave, le pulsazioni cardiache emesse dai software che monitorano il sistema informatico, le seghettate microesplosioni nucleari del propulsore, fino ad arrivare a percepire i cartavetrati urti della microscopica polvere cosmica e il rumore degli atomi di ossigeno che si congelano al contatto con superfici più gelide.
Un infinito oltreverso da raggiungere, poco importa che siate vivi, morti o dormienti, il qui presente melange di musica concreta, dark-ambient, post-industrial teutonico (penso ai Craniocalst e Das Syntetische Mischgewabe) e una possente matrice cinematica da film fanta-horror (personalmente non starebbe male come soundrack per un nuovo capitolo della saga Alien, vedi sopra) vi terranno comunque insonni.
Appunto: corpi catatonici, il riferimento all'interno del booklet ci sta tutto, e per uno che in passato scrisse una monografia su Zero Kama, questo lavoro non può che renderlo entusiasta. Acquistandolo circa due settimane fa direttamente alla fonte con tanto di autografo, direi che ci siamo fatti un bel regalo di compleanno.
Complimenti davvero carissimo Dani: anche perchè, tra le altre cose, in cuffia suona tremendamente pulito e bilanciato, il che significa una ottima registrazione nonché una superlativa conoscenza dei suoni.
Disco del mese? Naaaaa, mi sa dell'anno (almeno finora).
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