- Hermann Kopp -
E' da qualche mese uscito il nuovissimo lavoro ("Zyanidanger") di questo pazzoide del violino. Nell'attesa di ascoltarlo al più presto possibile vi lascio lo scritto di "Nekronology" che rilasciai qualche anno fa ... e che a noi piace tanto.
L'uscita di quest'ennesima ristampa è il miglior pretesto per mettere 
finalmente sotto la lente d'ingrandimento Hermann Kopp. Polistrumentista
 e soprattutto violinista sperimentale, conta al suo attivo una 
discografia datata ma non immensa; infatti, il suo primo lavoro, 
intitolato "Aquaplaning In Venedig", risale al 1981. Il suo ultimo 
lavoro è "Cerveau D'enfant", un Ep uscito lo scorso anno per la 
Galakthorrö, l'etichetta creata dagli Haus Arafna, e segue il raffinato e avanguardista "Under A Demons Mask" del 2008.
Kopp
 fu anche membro della band elettro-sperimentale tedesca dei Keine 
Ahnung e in seguito, intorno alla fine degli anni Ottanta, fu incaricato
 dal regista cinematografico tedesco Jörg Buttgereit di comporre le 
colonne sonore dei controversi film "Nekromantik", "Nekromantik 2" e 
"Der Todesking".
L'album "Nekronology" è una sorta di compilation; infatti, non è altro che l'assemblaggio dei migliori passaggi di queste tre soundtrack,
 selezionati all'epoca pare dallo stesso Buttgereit. Esistono varie 
pubblicazioni di "Nekronology": la prima edizione, divenuta ormai 
oggetto di culto, è del 1991; questo digipack è la terza ristampa, e si presenta con veste grafica e artwork differenti da quella del 2004, e sempre per la Red Stream Inc.
In
 questo disco Hermann Kopp mostra tutta la sua abilità nell'uso del 
violino. In molte tracce, i suoni provenienti da quelle maledette e 
sensuali corde accompagnano background sonori costituiti principalmente da field recordings, talvolta creati ad hoc, talaltra presi direttamente dai film.
Provate
 a immaginare una classica scena da film horror: un corpo umano al quale
 stanno segando testa e arti, mentre il sangue che schizza è scandito da
 isteriche frustate di violino che creano e accentuano questa macabra 
atmosfera ("The Loving Dead"). Voci distanti e cori di rassegnazione 
("Poison") e marcette funebri ("Supper") sono le basi per suoni di 
violino più classici e malinconici; mentre nel frattempo, fluidi e 
sanguinolenti field recordings spostano lo scenario verso temi ancor più dannati e lugubri ("Fish In A Bowl").
All'improvviso un organetto fa da contraltare a possenti temi marziali ("Unholy"), mentre cadaverici noise
 ("Surprise") dalle strette affinità con Michael DeWitt (Korpses 
Katatonik, Zero Kama), sanciscono la chiusura dell'ormai mutilato 
cadavere all'interno della bara.
Non sono sufficienti le dolci 
melodie quasi da carillon ("Home") a interrompere questi scenari macabri
 e di disperazione; infatti, orchestrali e meste note ("Zwi Sabbatai", 
"Drunk") chiudono definitivamente l'angosciante colonna sonora.
L'homepage
 del suo sito web appare con questa frase: "Haunting sounds for extreme 
visions". Non avete ancora visto i sopraccitati film? Non v'è problema; 
"Nekronology" è come il teletrasporto della serie televisiva "Star 
Trek", in altre parole, scompone il corpo umano in ogni singola cellula 
per poi ricomporlo all'interno della pellicola cinematografica sotto 
forma di spettatore non pagante.


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