16 giugno 2013

ROMA AMOR - A cosa pensi...

Oggi mi sono alzato dal letto così,  
e se mi conosco bene non credo sia una cosa bella. 
... mi sa che sta per cominciare il solito periodo da "inquieta creatura solitaria".


ROMA AMOR - A cosa pensi

Al morire di giorno di una stazione deserta,
ruzzolar disordinato di una lacrima persa,
al ronzio vendicativo delle onde del mare,
una storia a lieto fine che dovrà incominciare,
al mondo sempre teso fra i sogni e le stelle,
all'aereo che parte vende cara la pelle,
al cane da passeggio di una vera signora,
a chi hai dimenticato e ti aspetta ancora,
alle mani dove puoi appoggiare la fronte,
agli occhi di un uomo che fa finta di niente 
a quello che tu sai di mio, da quello che credi
a quello che io so di te, anche se non mi vedi.

Alla strada che da piana si trasforma in salita,
a quel metro strano che misura la vita,
all'assurdo viver per un facile niente,
al tempo caronte che consuma la mente,
alla nebbia che cala e ti rallenta la vita,
al bambino che piange se non per una matita,
alla morte che ci aspetti in ogni luogo comune,
a chi uscirà sconfitto dal suo tiro alla fune,
al calore del cuore che batte senza domande,
alla tua continua assenza che ti rende più grande.

A cosa pensi, a me ogni tanto?
io non comprendo ma in compenso canto. 

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