Da misantropo senza più speranze, non vi sto a dire quanti moltissimi privilegi si hanno dallo stare lontano dai social network ma soprattutto dagli umani, va però anche detto che, ahimè, c'è anche qualche svantaggio, come ad esempio dimenticarsi delle uscite discografiche di musicisti/artisti a cui tieni particolarmente. E così, dopo qualche mese, ti fai la domanda: dai, andiamo a vedere se la Camilla Pisani ha tirato fuori qualcosina di nuovo?
Toh! Eccolo, ed è uscito sul finire del 2022 per la Aesthetical (sublabel della Cyclic Law) in digipack cd limitato a 300 copie. Titolo Phant[as]: ovviamente preso al volo (anche per la scelta dei titoli che hanno le tracce). Beh, che vi dobbiamo dire, album un pochino lungo (circa 70 minuti, e sono tanti davvero eh) ma che tempo un attimo ti accorgi che è già finito e tocca riavvolgere il nastro (oops, deformazione psicopatica da vecchio utente anni Ottanta).
Dammi tre parole diceva una famosa canzonetta: evocativo, immersivo e catartico. Non so se è merito delle mie nuove cuffie audio, ma quello che lascia senza parole è la finitura e gentilezza (i britannici direbbero cleaning) dei suoni, delle carezze così vellutate l'avevo solo assorbite dal live di Thighpaulsandra (e il riferimento non credo sia casuale). Poi, vabbè, alle introduzioni spesso velate da impronte dark-ambient, ti flagella il neurone con i ritmi e sintetici martellamenti, presi in usucapione probabilmente dal progetto parallelo Blue Like A Paradox. Un diario di viaggio fantastico, nove tappe fotografiche sotto forma di nuovi solchi sperimentali in[quadrati] ascetici dalle cornici in bianco e nero. Onde psichiche, anzi, scie chimiche, che sondano il il metasonico e varcano i confini del subconscio.
Lavoro notevole, gli amanti dei Zoviet_France, dei Maeror Tri e degli Hunting Lodge apprezzeranno sicuramente.
Unica pecca: è vero che si compra a tuuti gli effetti l'audio, ma altrettanto si acquista un oggetto fisico, quindi un digipack un tantino più ricco di informazioni sarebbe stato gradito...