10 ottobre 2019

ZEROGROOVE_ALESSANDRO BOCCI - The Urban Tape [Kaczynski Editions, 2019]

- The Urban Tape -

The Urban Tape è la prima uscita della collana denominata Tape Sessions, ovvero due artisti che si confrontano, interagiscono e specchiano occupando entrambi i lati (15 minuti a testa) del nastro magnetico. In questo primo split-tape troviamo: Giuseppe Fantini alias Zerogroove nonché titolare della Kaczynski Editions (vedi Haiku dei Ranter’s Groove) e Alessandro Bocci, già mastermind delle parti elettroniche nei ben noti Starfuckers.

C'è tanta matematica, e io a scuola non andavo poi così bene. Sta di fatto che i geometrici percorsi sonori e le appuntite scanalature di Zerogroove, disegnano labirintici glitch, chiptune disconnessi e sinapsi cortocircuitate. Per certi versi ricordano le musichette (nel senso buono) a 8 bit dei videogiochi anni Ottanta: quattro brevissime tracce, quattro livelli da superare a ritmi di elettro-samba e robotronica, sperando di non affondare nel tremendo game over.
Alessandro Bocci, invece, si distingue per mantenere costante quel senso di caos controllato, ottenendo sonorità più pungenti e metalliche, quasi simili a ripetuti colpetti su sottili lamiere. Asettico, una cervellotica agopuntura mentale che crea micro implosioni neuronali. Shake The Gate, oltre ad essere una traccia notevole, finisce per grattugiare industrialmente quei pochi neuroni bruciati rimasti in una sorta di cyber-punk rivisto alla moviola.

Tutta roba interessante e strana: consigliato a chi adora le tavole di Pitagora, i grafici logaritmici, l’algebra musicale e i codici binari alla Matrix. Consapevole che per alcuni The Urban Tape potrebbe risultare ostico e disturbante, qui è comunque stato un ascolto gradevole e neanche poi troppo complicato su cui scrivere due righe. Il nastro esce il 15 ottobre in una gustosa edizione limitata, in legno, dipinta a mano e ognuna diversa dall’altra.

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