21 giugno 2013

ALAHUTA + CHICALOYOH + DEAD WESTERN - Live@Bunker [Torino, 16 giugno 2013]

- Chicaloyoh - 

Non mi sentivo molto "bene", tanto che volevo saltare l'appuntamento live, ma poi, la vocina - quella buona - che ho in testa ha prevalso sulle altre, e così alla fine ci sono andato. Non ero ancora stato al Bunker di Torino (ex stabilimento SICMA); davvero un bel posto per fare questi eventi musicali da sotterranei, sono quei luoghi che mi piacciono davvero tanto.
Mi era stato comunicato che l'ingresso era libero e che avrebbero cominciato puntuali, e cioè alle ore 22, così arrivai un pochino prima, circa mezz'ora prima. C'era ancora un pochino di luce naturale, entrai e la vidi subito ... beveva una birra assieme alla sua cara amica Aurélie (Alahuta). Ci fu un brevissimo incrocio di sguardi, anche perchè in quel momento si e no c'erano presenti una decina di persone. Mi distrassi giusto un momento per fare un giro per il locale - lo spazio interno è molto ma molto bello - ma in realtà avrei voluto tanto scambiare due paroline con Alice e magari farmi fare tanti autografi su tutti i suoi lavori in mio possesso ... che però, ahimè, siccome sono una persona assai timida e poco loquace ovviamente non portai.

Alice Dourlen (Chicaloyoh) è esattamente come me l’aspettavo. Una dolcissima ragazza francese, molto carina e probabilmente anche un pochino timida, e con uno splendido sorriso che (quasi) certamente nasconde un animo malinconico ed inquieto: due caratteristiche che per quel che mi riguarda non trovo affatto negative, anzi, tanto che potrei riconoscere una persona così in mezzo ad altre migliaia "normali".

Mi presi una birra anche io, mi pare fosse una Menabrea, e mi sedetti in attesa dei concerti, che cominciarono circa venti minuti dopo le 22. 
Subito, dopo qualche problemino tecnico, comincia Alahuta. Suonò una trentina di minuti scarsi proponendo il suo repertorio che potrete trovare/ascoltare e comprare in formato cdr sulla propria pagina bandcamp. 
(io già l'avevo da mesi con tanto di letterina allegata che mi informava che probabilmente avrebbero fatto un tour in Italia nel periodo di giugno).


Chicaloyoh proseguì immediatamente, anche la sua esibizione ebbe la stessa durata. Mi sedetti in terra, appena sotto il palco ad una distanza di circa cinque metri da lei e ammirai la sua performance dal vivo. Brava è brava, bella è bella, e merita ben più attenzione dei pochi – ma fortunati - spettatori che hanno assistito al concerto sabaudo.


Finita la sua esibizione, entrambe si sedettero a circa un metro da me (e giuro che avrei tanto voluto scambiare due parole) per assistere al concerto finale dei Dead Western: band americana dedita ad una sorta di psycho-dark folk che io personalmente non conoscevo, ma assai interessanti.


Verso l'una di notte terminò tutto e nella mia testolina malata le salutai entrambe, sperando di rivederle in altre occasioni.

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