28 maggio 2013

POENA - Likboden [Belaten, 2012]


... uno dei miei migliori ascolti del 2012, anche se so per certo che a qualcuno non è piaciuto. Ah! in cassetta ... che lo sanno tutti essere il miglior supporto musicale di tutti i tempi!

Quando vi dicevo cose pesanti, opprimenti ed (h)ermetiche. 
Io fossi in voi darei uno sguardo al piccolo/grande catalogo della etichetta svedese Belaten: Post Avantgarde Pop For A Pre-Apocalyptic World

comunque ... a volte bastano solo poche parole:
Poena: credo dal latino significa pena
Likboden: credo dallo svedese vuol dire obitorio o sala mortuaria

ed infatti ...

"Poena - the spirit of punishment as channeled by Kristian Olsson (Survival Unit/Alfarmania) and Christian Godin - perfectly blends the rank atmospheres of early Brighter Death Now with the obscure ritualistic rattles of Zero Kama and Ain Soph".
"Likboden was recorded in the old morgue of the Sidsjön mental hospital in Sundsvall, a fact that permeates every death reeking, unsettling second of this 30 minute piece"
 

26 maggio 2013

JOHN AVERY - Jessica In The Room Of Lights [Forced Nostalgia, 2012]

- Hula - 

- John Avery -

John Avery era il basso degli Hula (band new-wave malaticcia della scena Sheffield anni '80). 

La copertina dice già di per se molto: sostanzialmente la base è ambient ma è comunque molto vario. In "Do This To Another Human Being" si percepiscono tutte queste variabili: è una specie di dark-ambient-industriale, tant'è che si sentono - almeno nella mia fantasia - i soliti e canonici rumorismi industriali quali cigolii, frustate (però poche perchè fanno male), martelli, coltelli e seghe a nastro ... pure quelle mentali di cui io sono il capo indiscusso. 
"Selling Plastic" è dark-ambient-sperimentale: sembra di stare all'interno di fatiscenti officine dai numerosi macchinari pneumatici. 
"Initial Pursuit Of Harry" è un mix delle prime due. Il disco cambia poi sonorità, dapprima con "Zero, Zero One, Zero One, Zero One", dove si percepise qualcosina di pagano-gotico - sarà forse per la voce femminile? - boh, vallo a sapere, e poi prosegue con tracce di space-ambient dalle tinte sempre oscure. 
Il lavoro si conclude con le struggenti e malinconiche note di piano di "Almost": come a dire "mi spiace , intristitetevi pure, ma il disco purtroppo sta per finire, se volete potete sempre riascoltarlo ..."

L'originale risale al 1986, ma nell'agosto del 2012 la Forced Nostalgia ne ha fatto una gustosa ristampa.

JARBOE - A Symphony For Shiva [Destructive Industries, 2013]

- Jarboe -

... la sacerdotessa Jarboe nel suo lavoro più tetro e oscuro. Cassettina limitata a soli cento esemplari.... se riuscite a trovarlo in rete, beh, buon ascolto!

L’anno appena passato è stato quello del ritorno degli Swans; possibile che il 2013 sia quello di Jarboe, vale a dire la vera componente mistico/malata della band di Michael Gira? Così sembrerebbe.
Leggendo il titolo (“A Symphony For Shiva”) di questa sua nuovissima uscita – audio-cassetta per soli cento esemplari, venti dei quali all’interno di un grazioso sacchetto dorato – le sensazioni portavano a credere che si trattasse di un disco dalle forti sonorità rituali, esoteriche, religiose, magiche ed esotiche, e invece, la strega malvagia di Jarboe, con una delle sue tante pozioni magiche, spiazza tutti mostrando il proprio lato più oscuro.

Non sappiamo in che periodo queste due tracce siano state partorite; probabilmente l’idea di partenza è proprio quella di creare un vero e proprio mantra divino in omaggio alla divinità induista Shiva, ma inconsapevolmente o volutamente – chi può saperlo – ne viene fuori (forse) il suo disco più tetro e cupo.
“A Symphony For Shiva” è un monolite – anzi meteorite - dark-ambient, caduto milioni e milioni d’anni fa sul più profondo e buio abisso oceanico. La nostra Jarboe, finalmente, lo riporta in superficie, per essere venerato sotto forma di totem, mostrandolo al mondo intero attraverso i suoi profili ancora perfettamente geometrici e non corrosi dalle salmastre e gelide acque sottomarine.

L’involucro esterno, composto del più puro nero carbone esistente sulla Terra, racchiude ancora un nucleo di ferro fuso pronto a esplodere in qualsiasi momento: almeno questa è l’impressione che si ha dalle sottili sfumature industrial che si percepiscono all’interno di una lunga matrice drone e doom, nonché fra tutte le vocine – si fa per dire – infernali, ultraterrene e da oltretomba, specialmente nel finale.
E’ musica – o meglio rumore - di un altro pianeta, non proviene da questo sistema solare, e per questo si fa tanta fatica a comprenderla.
La "sinfonia per Shiva", alla fin fine, è una sorta di preghiera cosmica, in cui trovano spazio: la morte nera del film “Star Wars”, asteroidi che collidono, supernove che implodono, vento solare, raggi gamma cosmici pulsanti e intermittenti, nonché Thulsa Doom, il malvagio negromante del film “Conan”.

Jarboe ancora una volta regala un dischetto niente male ai suoi accaniti discepoli, dando l’impressione di non essersi neanche tanto impegnata. Un album che piacerebbe perfino agli spettri dronici della sempre deliziosa Sachiko.


HgM from Ondarock

JARBOE - Lavender Girl


There's patchouli, spanish blossom, frankincense, and rose
I'm lavender, lavender
There's cedarwood, champa, musk, and myrrh
I'm lavender, lavender
I was smoldering then you breathed deep
May your soul be free now my smoke is sweet
There's sandalwood, lilac, magnolia
I'm lavender, lavender
Ylang ylang, jasmine, amber
I'm lavender, lavender
I was smoldering then you breathed deep
Now our soul is free and our smoke is sweet
Lavender, lavender.


- Jarboe - 


Se dovessi descrivermi oggi, beh sarebbero le note di questa splendida canzone. Atmosfera dolce e amara al temp stesso. Grande tristezza interiore e forti sensazioni di malinconia derivate da gioie passate. Stati dolorosi e tanta sofferenza psichica causata da anni ed anni di solitudine che si alternano giorno dopo giorno ad un forte desiderio di compagnia.

AÎTRE SAINT-MACLOU [Rouen, France]








 ... così, un luogo affascinante che grosso modo cerca di rispecchiare l'idea di questo blog, e comunque in qualche modo dovevo pur cominciare a scrivere qualcosa.


Questa è la revisione 2 di un blog che iniziai qualche anno fa e che poi chiusi per motivi ancora inspiegabili ... non è escluso che possa nuovamente scomparire.
Vuole o vorrebbe essere un blog che tratta musica fuori dagli schemi convenzionali: edizioni limitatissime, audiocassette (vecchie e nuove), rumore, caos controllato, frivolezze nero-sintetiche, rituali magici, industrial, esoterismo e musica ermetica, nonchè qualche angolo di amarcord anni Ottanta; ma in particolare tutte quelle sfumature sonore che, nella mia testolina perversa e bruciata - aiutato dai miei tre ospiti che risiedono abitualmente e abusivamene al suo interno -  sono percepite con un elevato tasso di malattia mentale ... malinconia compresa.

... speriamo di riuscirci ...