13 dicembre 2015

Tecnologie Del Movimento II [Hax, 1992]


Interessante compilation che racchiude alcuni progetti musicali di Torino (la mia città) nati negli anni Ottanta, proseguiti e poi definitivamente scomparsi nei primi anni Novanta. I gruppi in questione sono i DsorDNE, Agonije e La Deviation/Motor Angel, più un ospite straniero di tutto rispetto come il belga Alain Neffe con uno dei suoi tanti progetti malati, ovvero Human Flesh. Tolto Marco Milanesio (leader dei DsorDNE) e oggi famoso produttore (leggasi Studio O.F.F.), degli altri non si hanno poi così tante notizie, solo qualche informazione in rete ma che sbiadiscono nella memoria. Non vi è bisogno di sottolinearlo, ma quetsta raccolta è una altra testimonianza di come la scena musicale sabauda sia stata tra le più fervide a livello sperimentale nel panorama italiano e non solo. Si va dalla elettronica minimale all'industrial, passando per una oscura darkwave (quasi) da nero cabaret. 
Buon ascolto!

12 dicembre 2015

NICOLA CORTI + MOON RA - E.S.P. [Artetetra, 2015]


I fiorentini Nicola Corti e Moon Ra, ovvero Maria Rosa Sarri (anche conosciuta con gli pseudonimi di Marie_e_le_Rose e MonoLogue) ci regalano questo lavoro basato sul concept del sonno. C'è spazio per lasciare andare la fantasia, ed infatti qui è sembrato di trovarsi di fronte Freddie Kruger che con le sue lame affilate si mette a suonare un propria versione di Blind Knives dei Last Few Days. Ha tutta l'aria di lasciare un segno nella corteccia cerebrale, anzi, dei veri e propri graffi su una vitrea scatola cranica. Questa gialla cassettina, esce per la marchigiana Arte Tetra, e nell'attesa che mi arrivi l'originale, abbiamo scritto queste poche righe, che spero vi piacciano.

Ebbene sì, ho chiuso gli occhi. Non volevo ascoltarlo prima dell’arrivo del tape, ma purtroppo siamo curiosoni. Inquieta dark ambient, interstellare e tagliente (Twilight Zone), una battaglia faccia a faccia tra l’alien di H.R. Giger e la mia scorbutica micia, da una parte il mostro che sputa acido bollente, dall’altro il felino che intende graffiarlo munita di artigli di acciaio. Sì, peccato solo che questo scontro non potrà avvenire perché i due contendenti sono separati da un trasparentissimo cristallo Swaroski. Poi vado avanti ad ascoltare, ogni tanto apro gli occhi e mi sveglio sudato e con le orecchie che rimbombano e lacrimano sangue. L’atmosfera è frizzante e incandescente, ovviamente anche rumorosa, ma di quel noise che puzza di zolfo e acciaieria, senti scorrere le colate di titanio fuso che bisbigliano messaggi subliminali mentre ceramiche refrattarie vanno in frantumi e collidono con diamanti tetragonali. Tanto, troppo caos (ma controllato), brodaglie blasfeme e pozioni corrosive: è come se mister NWW avesse interagito con il meccanico concretismo di Gregory Whitehead e lo stridulo rumore delle ganasce dei freni prodotte da Chris Watson quando descrisse il turbolento viaggio del suo treno fantasma.


Buon ascolto: il botto di Natale è arrivato in anticipo!