19 luglio 2015

EMANUELE MAGGIORE - Church of SS Martyrs, Torino [Cathedrals, 2012]

- Chiesa dei Santi Martiri, Torino -


Però, mica male questa registrazione di pochi minuti catturata all'interno della chiesa dei Santi Martiri a Torino (la mia città). Il field-recordings lo potete trovare all'interno del progetto, creato da Pietro Ripabelli, chiamato "Cathedrals" e che racchiude molte tracce sacre sparse per il mondo. È aperto a tutti e potete partecipare... ricordatevi solo quando entrate in una chiesa di avere a portata di mano un recorder, va bene anche un cellulare. 
Ecco il link: Cathedrals
Buona navigata... ci si rivede a metà agosto, sperando di non scomparire anche da qui.

NOCTURNAL EMISSIONS - Compost [Attenuation Circuit 2012]


... recuperiamo questo articolo scritto da noi e pubblicato su OndaRock. 
Buona lettura, buon ascolto e... buone vacanze.

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Dopo "Spinal Correction Shred", ecco spuntare "Compost": a conti fatti la seconda uscita discografica di questo 2012 per Nigel Ayers, alias Nocturnal Emissions. Così come l'uscita precedente, "Compost" è un disco live contenente un'unica traccia, catturata e registrata dal concerto che Ayers ha tenuto ad Augsburg il 17 novembre dello scorso anno. Quaranta minuti di space/deep-ambient oscura e perversa eseguita in modo magistrale. "Compost" - un cd-r all'interno di una custodia per Dvd - è un perfetto agglomerato di malattie psichiche e mentali. È musica decomposta, ipnotica e psichedelica al tempo stesso. È un treno ad alta velocità che percorre un buio e interminabile ponte di Einstein-Rosen. Alcuni passaggi del concerto sono paragonabili ai rumori di dischi in grafite che frizionano con solide piastre diamantate, mentre altri passaggi sono diabolici echi in lontananza, causati da terrorizzanti presenze ectoplasmatiche degne di un futuro episodio cinematografico di "Poltergeist". "Compost" altresì è un viaggio all'interno del più massiccio buco nero dell'oltreverso conosciuto, ma è anche una criptica e disturbante comunicazione intergalattica fra venusiani e plutoniani, ottenuta attraverso distorte radiofrequenze che si propagano alla velocità della luce nello spazio profondo. Un'altra piccola perla da collezione per i più assidui fanatici del genio industriale britannico. Per un ottimo viaggio interstellare al fine di raggiungere i confini dell'orizzonte degli eventi è consigliabile un ascolto in solitario, in cuffia e in totale assenza di luce.

12 luglio 2015

MARE ERYTHRAEUM - L'art de toucher [Hatets Dok, 2015]


Altra bella uscita della svedese Hatets Dok (vedi Unknown Sister). 
Anche in questa occasione abbiamo scritto un breve articolo per la webzine The New Noise.

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Non preoccupatevi se quest’estate sarà torrida, e se casomai ancora non avete deciso dove passare le vacanze in modo tranquillo e sereno, trovando un pizzico di umidità e refrigerio, sappiate che potete trovare una spiaggia deserta con finissima sabbia rossa nella vasta regione marziana del Mare Erythraeum: alla fine non costa poi così tanto e non è neppure troppo lontano. Ancora una volta la Hatets Dok (vedi Unknown Sister) ha fatto centro con questo misterioso progetto svedese. Opprimente dark-ambient e metallici sottofondi industriali provenienti da un malfunzionante impianto termoelettrico si fondono a livello molecolare creano una atmosfera tossica e abrasiva che, scendendo vorticosamente dal Monte Olympus, sfregia ancor più i desolati paesaggi di Marte. Corrosivo come il sangue del mostruoso essere alieno, nonché ospite indesiderato, della navicella spaziale Nostromo, ma soprattutto glaciale e isolazionista come la passeggiata degli astronauti dell’Apollo 11 sul suolo lunare. Ora che ho la colonna sonora che mi accompagnerà per il solitario viaggio, credo che posso prenotare il biglietto per il vicino pianeta gemello, sperando che non vengano a rompere le palle i soliti e fastidiosi truzzi, altresì detti terraformanti.