26 maggio 2013

JARBOE - A Symphony For Shiva [Destructive Industries, 2013]

- Jarboe -

... la sacerdotessa Jarboe nel suo lavoro più tetro e oscuro. Cassettina limitata a soli cento esemplari.... se riuscite a trovarlo in rete, beh, buon ascolto!

L’anno appena passato è stato quello del ritorno degli Swans; possibile che il 2013 sia quello di Jarboe, vale a dire la vera componente mistico/malata della band di Michael Gira? Così sembrerebbe.
Leggendo il titolo (“A Symphony For Shiva”) di questa sua nuovissima uscita – audio-cassetta per soli cento esemplari, venti dei quali all’interno di un grazioso sacchetto dorato – le sensazioni portavano a credere che si trattasse di un disco dalle forti sonorità rituali, esoteriche, religiose, magiche ed esotiche, e invece, la strega malvagia di Jarboe, con una delle sue tante pozioni magiche, spiazza tutti mostrando il proprio lato più oscuro.

Non sappiamo in che periodo queste due tracce siano state partorite; probabilmente l’idea di partenza è proprio quella di creare un vero e proprio mantra divino in omaggio alla divinità induista Shiva, ma inconsapevolmente o volutamente – chi può saperlo – ne viene fuori (forse) il suo disco più tetro e cupo.
“A Symphony For Shiva” è un monolite – anzi meteorite - dark-ambient, caduto milioni e milioni d’anni fa sul più profondo e buio abisso oceanico. La nostra Jarboe, finalmente, lo riporta in superficie, per essere venerato sotto forma di totem, mostrandolo al mondo intero attraverso i suoi profili ancora perfettamente geometrici e non corrosi dalle salmastre e gelide acque sottomarine.

L’involucro esterno, composto del più puro nero carbone esistente sulla Terra, racchiude ancora un nucleo di ferro fuso pronto a esplodere in qualsiasi momento: almeno questa è l’impressione che si ha dalle sottili sfumature industrial che si percepiscono all’interno di una lunga matrice drone e doom, nonché fra tutte le vocine – si fa per dire – infernali, ultraterrene e da oltretomba, specialmente nel finale.
E’ musica – o meglio rumore - di un altro pianeta, non proviene da questo sistema solare, e per questo si fa tanta fatica a comprenderla.
La "sinfonia per Shiva", alla fin fine, è una sorta di preghiera cosmica, in cui trovano spazio: la morte nera del film “Star Wars”, asteroidi che collidono, supernove che implodono, vento solare, raggi gamma cosmici pulsanti e intermittenti, nonché Thulsa Doom, il malvagio negromante del film “Conan”.

Jarboe ancora una volta regala un dischetto niente male ai suoi accaniti discepoli, dando l’impressione di non essersi neanche tanto impegnata. Un album che piacerebbe perfino agli spettri dronici della sempre deliziosa Sachiko.


HgM from Ondarock

2 commenti:

  1. Ecco che alla vista di questo "oggettino" dall'aria antiquata guardando i miei iPhone/iPod/MacBook, riaffiorano i sensi di colpa per essere passata quasi esclusivamente al digitale, e con questi, i mille dubbi (irrisolti) sul valore -tolto od aggiunto- di un ascolto in formato vinile piuttosto che in CD od in mp3...certo che però la cassetta (che credevo estinta), mi manca! :)
    Intanto inizio a fare incetta dei tuoi ottimi consigli a tinte fosche...anche perchè le paranoie e le ansie individuali senza il sostegno di una valida soundtrack (e di qualche farmaco), non avrebbero certo lo stesso valore! :)
    Grazie per John Avery, interessantissimo!
    Un saluto,
    mara

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  2. ... beh, come avrai capito sono l'autore di quella orrenda recensione. Io adoro le cassette fin dalla infanzia, le trovo affascinanti e ... comode come archivio.
    Non sono un audiofilo, per cui mi fido di quelli che dicono che è il peggior supporto musicale ... ma è più forte di me, non posso farci nulla.
    Purtroppo non sono in grado di trasformare l'audio da cassetta in file mp3, ma se qualcosa che d'ora in avanti ti può interessare ed è in cd, non esitare a chiedere ... rippo immediatamente.
    Ciao
    Hgm

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